Giornata n. 14 del 16/11/2003


Tabellino della partita

PALERMO

4

0

Marcatori:

26` Ferri
40` Toni
59` Toni
47` Zauli
ATALANTA - COMO

2-1
AVELLINO - ALBINOLEFFE

0-3
CAGLIARI - VENEZIA

2-2
FIORENTINA - GENOA

2-2
LIVORNO - TREVISO

2-0
MESSINA - VERONA

1-0
PALERMO - NAPOLI

4-0
PESCARA - PIACENZA

1-0
SALERNITANA - BARI

2-0
TERNANA - ASCOLI

1-1
TORINO - CATANIA

1-0
TRIESTINA - VICENZA

0-1

 

PALERMO (3-4-2-1): Berti 6,5; Ferri 7, Atzori 6,5, Accardi 6,5; Vasari 5,5, Mutarelli 6, Corini 7, Masiello 6,5; Codrea 5,5 (al 75' Soligo 6), Zauli 8 (all'84' Brienza sv.), Toni 7,5 (al 76' Pepe sv.) . All. Baldini

(4-3-1-2): Manitta 6; Portanova 6, Bonomi 5,5, Zamboni 5,5, Tosto 6; Montervino 6,5 (al 63' Montesanto 6), Marcolin 5,5, Bernini 5,5; Pasino 5,5 (al 59' Montezine sv.), Dionigi 5,5 (al 33' Zanini 6), Vieri II 5,5. All. Simoni 6.

Arbitro: Racalbuto 6.
Angoli: 6 a 2 per il Palermo (4-2)
Recupero:
Ammoniti:
Bernini e Vasari
Espulso:
Spettatori:
Spettatori oltre 30mila

La cronaca:

Trionfo alla Favorita per la squadra di Baldini, lanciata da una rete strepitosa del giovane Ferri, ispirata da un super Zauli e con Toni in vena di gol. Il Napoli resiste mezz'ora. Simoni deve ricostruire psicologicamente una squadra che vale. Toccante ricordo dei caduti in Iraq
PALERMO - Terzo minuto della ripresa, Lamberto Zauli riceve palla sulla tre quarti, si avvicina all'area, c'è Toni che detta il pallone ma la difesa del Napoli si chiude a riccio sul fantasista. E allora Zauli che fa? Finge un nuovo assist, come quello che nella prima parte ha spedito in gol proprio il fenicottero rosanero venuto da Brescia. E invece sfiora il palone come solo i fuoriclasse sanno fare, un colpo di biliardo, sotto la sfera, per alzarla, modellarla a misura di traversa, farla librare oltre le mani di Manitta. La Favorita, il Barbera se preferite, esplode.
E' il colpo del definitivo ko che il Palermo, corazzata di B, una squadra che siamo convinti veleggerebbe nei quartieri alti della massima serie, assesta a un Napoli volenteroso ma in balia degli eventi, scosso psicologicamente. Ed è su questo piano che Gigi Simoni dovrà lavorare.

Perchè il Napoli visto nel primo tempo è una squadra che ha anche qualità. Il risultato dopo 45' dice che il Palermo vince due a zero, ma per mezz'ora la squadra del nuovo tecnico subentrato a Agostinelli fa la partita, detta i ritmi a centrocampo, tiene disinvoltamente la scena, fa pressione con gli avanti e segna persino un gol, con Vieri, in bel gesto tecnico ma oltre ogni linea difensiva. Fuorigioco che tuttavia non tarpa le ali ai campani.

E' invece la girata prodigiosa di Michele Ferri, un corazziere difensivo di Baldini, a scuotere il Palermo dal torpore e a mettere i brividi al Napoli. Il gol siciliano, autentica prodezza in una giornata fatta di prodezze rosanero, ha l'effetto di scatenare un vero temporale dalle parti di Manitta, buon per il quale che Codrea non chiuda il triangolo con Toni ma allargandosi scarichi un tiro proprio sul portiere venuto da Messina.

L'appuntamento è tuttavia soltanto rimandato, perchè a seguito di lunghi minuti targati Palermo, ecco il Napoli che cerca di nuovo profondità, e pressione, ma si scopre. Il contropiede è un kriss piantato nel cuore napoletano da Toni dopo essere stato impugnato dal solito, eccezionale Zauli. Due a zero.
Riposo. Simoni ha pure perso Dionigi fermato da un problema muscolare. Ripresa, Zauli mette in naftalina la partita dopo un solo attimo di respiro, poi completa la sua magica partita con l'assist finale per Toni. Troppa grazia Sant'Antonio!

Simoni, che nei primi minuti aveva giustamente applaudito il suo gruppo, ora si accorge come la strada sia una salita erta e irta di difficoltà.
Il Palermo per un'oretta assapora il gusto della vetta, poi in pieno recupero resta damigella d'onore dell'Atalanta. Poco importa, visto che la quinta della classifica è a meno 6. E la strada - come vuole pronostico e... pedigree - sembra proprio quella giusta per riportare il calcio siciliano in A.

Un calcio palermitano, doverosa chiosa, che rende omaggio con momenti toccanti, ai caduti italiani in Iraq. Striscioni, applausi fino al momenti da brivido dell'inno nazionale cantato a squarciagola.